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Chirurgia


  1. Applicazione dei punti sotto l’anestesia locale o in analgesia in caso delle ferite lacero-contuse sul tutto il corpo e sul viso.
  2. L'incisione della cisti sebacea infiammata.
  3. La diatermocoagulazione - anche nota come elettrocoagulazione - è una particolare tecnica, impiegata in ambito dermatologico per asportare piccole porzioni di tessuto epidermico, allo scopo di trattare e risolvere alcuni tipi di affezioni e disturbi cutanei. La diatermocoagulazione è considerata una tecnica molto efficace, che si può eseguire in tempi relativamente rapidi e i cui risultati sono sempre soddisfacenti.


 Più nel dettaglio, in dermatologia questa tecnica viene impiegata per il trattamento e/o la rimozione di:

  •    Verruche di vario tipo;
  •    Fibromi penduli;
  •    Alcuni tipi di angiomi stellati;
  •    Angiomi rubini;
  •    Cheratosi seborroica o attinica;
  •    Couperose


    La diatermocoagulazione si effettua impiegando uno strumento (il diatermocoagulatore) che genera una corrente elettrica ad alta frequenza e ad impulsi, grazie alla quale è in grado di tagliare e cicatrizzare i tessuti superficiali cutanei. Vista la sua modalità d'azione, tale strumento lo si può definire come un vero e proprio elettrobisturi.


La corrente elettrica prodotta dal diatermocoagulatore si concentra su un catodo di piccole dimensioni, che viene messo in contatto con la parte che deve essere trattata; mentre l'anodo (di dimensioni maggiori) viene posizionato in un'altra area del corpo, in modo tale da permettere alla corrente di scorrere.


  La frequenza, l'intensità e la pulsazione della corrente elettrica possono essere modificate dal medico in funzione dell'affezione che si deve trattare e a seconda che si voglia eseguire un taglio oppure una cicatrizzazione.


   Ad ogni modo, quando il diatermocoagulatore viene messo in contatto con la zona da trattare, grazie all'effetto termico provocato dal passaggio della corrente elettrica, la pelle viene incisa e subito dopo cicatrizzata. Così facendo, si assiste alla rimozione della lesione che ha reso necessario l'intervento (verruche, condilomi, nei, ecc.).


   L'intervento di diatermocoagulazione non è del tutto indolore e può causare bruciore e/o dolore; per tale ragione, solitamente, lo si effettua in anestesia locale.
In funzione del tipo di disturbo che si deve trattare, la diatermocoagulazione può durare da pochi minuti fino a un massimo di mezz'ora.


Dopo l'intervento, il medico applicherà adeguate medicazioni sulle aree trattate, che poi si ricopriranno di croste di colore scuro.


  Durante il periodo di guarigione, è molto importante non forzare in alcun modo il distacco delle croste, che dovranno, invece, cadere spontaneamente (generalmente, ciò si verifica nell'arco di una o due settimane).
Qualche giorno dopo l'intervento, il medico rimuoverà la medicazione e prescriverà al paziente apposite creme dermatologiche o unguenti da applicare sulle aree interessate dall'intervento allo scopo di idratarle e lenirle.


  Per favorire la guarigione e scongiurare la comparsa di eventuali complicazioni, inoltre, è bene evitare l'esposizione al sole e ai raggi UV ed evitare di sfregare o comunque "traumatizzare" le aree che sono state trattate.


Effetti Collaterali e Complicazioni:

  • l'eventuale insorgenza di dolore o bruciore;
  • la comparsa di arrossamenti nelle aree trattate, che dovrebbero tuttavia risolversi spontaneamente nel giro di qualche giorno.
  • iperpigmentazione o ipopigmentazione delle aree trattate 
  • comparsa di cicatrici cheloidee .Fortunatamente, questo genere di complicazioni si verifica molto raramente.


Controindicazioni:

  • In pazienti portatori di peacemaker o altri apparecchi elettronici impiantati;
  • In pazienti affetti da patologie cardiache gravi e/o disturbi della coagulazione; 
  • In pazienti in terapia con anticoagulanti o antiaggreganti piastrinici;
  • In pazienti con infezioni cutanee in atto;
  • In pazienti affetti da patologie neoplastiche (tumori) in stadio avanzato;
  • In pazienti affetti da cirrosi epatica;
  • Sulle ferite cutanee.
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